Svezia, inizio autunno, una vecchia panchina verde scuro all’interno di un cimitero.

Desirée viene qui ogni giorno, dopo la chiusura della biblioteca dove lavora, da quando suo marito Orian non c’è più.
Incredulità, rabbia e sgomento, per essere rimasta sola a trentacinque anni, la accompagnano ogni giorno.

Benny viene qui quando può, quando il lavoro alla sua azienda agricola glielo permette, e cura con ostinazione il piccolo giardino ai piedi della tomba dei genitori.
Solitudine, smarrimento e tristezza gli fanno compagnia.

Un casuale scambio di sguardi accenderà la miccia di quella che diventerà una passione forte e totalizzante, che li avvolgerà come una nuvola allontanandoli da tutto e tutti.
Quando però si troveranno di nuovo a fare i conti con la realtà, l’abissale differenza di cultura, interessi e ideali di vita li porterà a mettere in discussione tutti i sentimenti che li legano.

Quanto siamo disposti a metterci da parte, a fare un passo indietro per conoscere veramente la persona che ci sta di fronte? Per capire quali sono i suoi desideri profondi e cosa la rende davvero felice?

O quanto invece siamo concentrati su noi stessi e sul nostro piccolo mondo, e consideriamo l’amore solo un elemento accessorio di tutto ciò? Questi e altri interrogativi ci pone l’autrice in questo delizioso romanzo.

Per Benny e Desirée nulla è scontato, ogni decisione comporta una rinuncia da una parte o dall’altra e trovare un equilibrio sembra impossibile.
Non vi svelerò certo il finale, non lo faccio mai, ma posso dirvi che non c’è nulla di banale in questo romanzo in cui le due voci narranti, quella femminile e quella maschile, si alternano continuamente per restituirci due punti di vista, a volte antitetici e a volte complementari, dello stesso avvenimento.
Vi troverete a sorridere, a ridere e a immalinconirvi leggendo questo romanzo, ma anche a riflettere, sulla morte e sulla vita. Che non è poco per un romanzo ” d’amore”.

Questo splendido romanzo lo puoi trovare QUI. 

Ho deciso di ricominciare a parlare di libri partendo da un romanzo che raccontasse una classica storia d’amore ma con uno sguardo ironico e lieve, ambientato ai giorni nostri e che potrebbe essere accaduto ovunque.
Una storia universale, quindi, in cui tutti noi possiamo riconoscerci.

Grazie per aver letto fino alla fine, per ogni dubbio, curiosità o commento al libro, scrivetemi pure, qui o sui miei canali social, sarò felice di rispondervi al più presto.

Raffaella
La casa vicino al treno