Marzo, a discapito del proverbio che lo vorrebbe pazzerello  e piovoso, è stato un mese soleggiato e pieno di vento.

A marzo hanno tagliato molti alberi del bosco di fianco al nostro giardino, un bosco privato il cui proprietario è venuto incontro alla nostra richiesta di regolare alcuni alberi molto alti che pendevano nella nostra proprietà. Ha deciso però di tagliarne molti altri, purtroppo. E’ strano essere così esposti alla vista di chi passeggia per la strada, ma ora il sole arriva diretto senza doversi insinuare tra rami altissimi e storti.

A marzo il giardino ha cominciato a fiorire: la camelia è stata la prima e ha dato il la alle altre fioriture come quella del corniolo con i suoi meravigliosi fiori rosa.

A marzo ho scelto di allontanarmi per un po’ dai social perché non mi sentivo più del tutto centrata.

Avevo bisogno di prendermi del tempo, per riflettere. Soprattutto non mi sentivo contenta quando mi svegliavo la mattina: ho deciso che mi serviva una routine, una serie di cose precise da fare in momenti precisi, per evitare di perdere tempo e di lasciare i pensieri troppo liberi di vagare. Ho cominciato pertanto a muovermi per almeno mezz’ora appena alzata: quindici minuti di stretching e yoga – soprattutto per la parte alta del corpo – e quindici minuti di riscaldamento per danza classica – soprattutto centrata sulla parte bassa del corpo.

Poi quindici/venti minuti di meditazione, in cui praticavo anche la gratitudine. Infine doccia e colazione, non sempre in quest’ordine.

E’ stato anche il mese in cui ho cominciato a fare sul serio con la scrittura: anche qui mi sono ritagliata dei momenti prestabiliti all’interno della mia giornata per scrivere e per leggere, e grazie ai corsi che ho frequentato, è stato il mese in cui mi sono sbloccata.

Mi sono infatti resa conto di avere un forte blocco; amo scrivere da sempre ma ho una fortissima resistenza, anche fisica,  a mettermi seduta e scrivere solo per il piacere di farlo, senza un immediato riscontro pratico. I corsi mi hanno imposto delle scadenze e dei compiti da consegnare e questo mi ha aiutata moltissimo. Sto ancora cercando il mio stile ma ho intravisto quelli che possono essere i miei temi e anche come mi posso avvicinare ad essi.

A marzo ho fatto molte passeggiate con Beba, alcune in posti che non avevo ancora mai esplorato, come la parte alta del paese e i suoi boschi.

A marzo mi sono finalmente decisa a scaricare un’app che permette di ascoltare gli audiolibri, romanzi letti ad alta voce da attori. E’ stata una scoperta meravigliosa che ha cambiato del tutto il modo in cui mi approccio ai lavori domestici: ora non ho fretta e non ho più la sensazione di stare sprecando tempo prezioso che avrei fatto meglio a trascorrere leggendo.

In questo mese ne ho ascoltati cinque. Per me è fondamentale il momento della scelta: non voglio ascoltare un’opera di cui desidero studiare lo stile e la lingua, quelle le devo necessariamente avere in formato cartaceo. Per questo ho cercato di resistere al richiamo di molti titoli sia classici, sia appena pubblicati. Cerco di scegliere un libro che mi incuriosisce, che sarei indecisa se acquistare o meno.

Dopo il primo ascolto, però, mi sono orientata verso opere lette da attori che conoscevo e mi piacevano o lette dallo scrittore (o scrittrice) stesso. E sono felice delle mie scelte. [ne ho parlato anche nel post del 26 aprile sul mio profilo Instagram]

Marzo è stato un mese pieno, fecondo di idee, creativo. Ho accumulato tante ore di scrittura e di lettura, ho cercato di costruirmi nuove abitudini per stare meglio ed essere più felice. Mi sembrava di aver raggiunto un equilibrio.

Ma in realtà non ero preparata al vento di burrasca che mi avrebbe investito ad Aprile.